| Occlumanzia
Insegnamento della branca delle magia che permette di chiudere la mente a difesa contro penetrazioni esterne come la Legilimanzia, la lettura del pensiero ed altri incantesimi che la colpiscono.
Occorrente per la materia:
- Un quadernino per gli appunti.
Descrizione dell'aula:
L'aula dedicata alla materia dell'Occlumanzia è piuttosto semplice, sia di composizione che di arredamento.
Le pareti sono intonacate del bianco più puro, ed il pavimento è in parquet, di squisita qualità e tenuto lucido fin quasi a specchiarvici dentro; lo sfregarvi dei banchi singoli, bassi e di un legno scuro, e delle sedie, dello stesso materiale, dallo schienale alto e rigido come se già quelle dovessero imporre severamente l'attenzione alle parole dell'insegnante, non sembra danneggiare il pavimento. La lavagna si trova nella parete a sinistra di quella della porta, molto distante, e in fondo c'è la cattedra, fatta di un legno più pregiato rispetto a quello del resto dei banchi, posta su un piccolo rialzo del pavimento.
Per il resto l'aula non presenta altre particolarità, oltre ai quadri vari riconoscimenti ed attestati ottenuti dal professor Phobos appesi con cura alle pareti. Scritti in oro con una grafia minuta ed elaborata, dal proprio posto gli studenti riescono a leggervi il nome del professore, posto in rilievo, ma non riescono a cogliere granchè oltre. I quadri, invece, dalle cornici argentate o dorate decorate con serpenti intrecciati, raffigurano scenari tra il misterioso e macabro; il più innocuo raffigura una cattedrale in rovina, con in primo piano una lanterna rovesciata ed una parte di contrafforte abbattuto. Due sono invece quelli che spiccano di più: in uno sono visibili, perchè in contrasto con un cielo nuvoloso fiocamente illuminato da una pallida luna piena, gracili e contorti rami di un albero, ai quali sono appesi tramite corde oggetti non ben definiti, e tuttavia molto somiglianti a teste umane; in un altro quadro invece appare una donna, la cui posizione è incerto se sia all'interno o all'esterno di un lago ghiacciato, dal quale spuntano, assieme ai giunchi, tante mani.
Edited by hiei_nyx - 29/8/2009, 02:56
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