| L'ufficio di Holly Kidman è qualcosa di straordinariamente fuori dal comune, e questo si può intuire già solo dall'esterno.
La porta è infatti ad arco, in legno scuro e dall'aspetto antico, con rifiniture in rilievo e ghirigori vari. Circondata da arbusti e rampicanti che si estendono per tutta la parete esterna. Ma la parte estetica non è l'unica meraviglia di quella porta, che in realtà sembra "viva" e mossa da volontà propria.
Quando qualcuno bussa ed Holly è nel suo ufficio in meditazione e quindi impossibilitata a rispondere, lei si aprì da sola, lentamente, lasciando fuoriuscire una forte luminosità, come se piuttosto che entrare in una stanza si stia uscendo in un bel giardino soleggiato.
L'ambiente interno è lumisono e ampio, e il tutto ricoperto da una ridente vegetazione che si estende dal fondo della stanza verso l'ingresso.
Se non fosse per le pareti che si possono scorgere ai lati, quasi totalmente ricoperte da rampicanti e arbusti esattamente come all'esterno ma decisamente più fitti, si avrebbe quasi la sensazione di trovarsi all'aperto.
Il soffitto è infatti apparentemente inesistente, munito delle stesse capacità di riprodurre lo stesso cielo presente all'esterno del palazzo della Sala Grande, con la differenza che il tutto è reso molto più reale dalla reale sensazione di una dolce brezza, dell'odore della rugiada e del calore del sole sulla pelle.
Accanto alla porta, sulla sinistra vi sono alcuni scaffali pieni di erbe, ciotole di coccio e ed altri strani oggetti dall'utilizzo indistinguibile. Poco più avanti, verso il centro della stanza, è il posto di un'ampia scrivania con una piccola poltroncina alle spalle, formati da quelli che hanno tutta l'aria di essere rami d'albero spuntati dal terreno e spontaneamente modellati in modo da assumere quelle forme.
Alle spalle della scrivania, per tutta la parete, si fanno spazio tra i rampicanti alcune ampie finestre rustiche che danno verso l'esterno, affaccinadosi sulla foresta proibita.
Sulla destra, appoggiata alla parete della porta, c'è un'immensa libreria, anch'essa formata nello stesso modo della scrivania, piena di tomi antichi e nuovi, che si estende ad angolo e poi lungo la parete di destra ad L.
Poco più avanti vi è straordinariamente un laghetto di acqua limpida, formatosi ai piedi di una cascatella che cade, chissà da dove lungo la parete coperta di muschio. In fondo alla stanza, esattamente davanti alla porta d'ingresso, come se non fosse abbastanza si eregge un enorme salice piangente, e gli arbusti che ricoprono i muri e formavano i mobili sembrerebbero essere proprio le sue radici. Nel centro esatto della stanza vi è infine un piccolo cerchio di sassi e terra bruciata, probabilmente usato per accendere il fuoco nei periodi particolarmente freddi, attorno al quale sono disposti dei tappetini colorati visibilmente fatti a mano.
Ultima particolarità di quest'ufficio fuori dal comune è la presenza costante di una miriade di piccoli spiriti senza forma, bianchi e dai colori pastello, che danzano fluttuando per aria un po' ovunque.
All'ufficio non sembrano collegate altre stanze ad indicare la camera da letto della Kidman, ma probabilmente nemmeno le servirebbe. Non è difficile immaginare infatti che, come le radici di quell'albero si siano prestate a modificarsi in modo da plasmare l'intero ufficio, possano all'occorrenza anche tramutarsi in un letto o qualunque altra cosa di cui l'insegnante necessiti.
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