Ufficio di Manabu Satou, Insegnante di Dominazione della Mente [Assistente: Yuu Shiroyama]

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view post Posted on 28/8/2009, 06:28
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La Corte dei Miracoli

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A giudicare dall’aspetto altamente gotico dell’insegnante Manabu Saotu, ci si aspetterebbe che il suo ufficio rispecchi questo lato più apparente del suo carattere. Entrando nella stanza ci si accorge però di quanto Mana sia in realtà più attaccato alla sua patria, alla comodità, ma soprattutto ai suoi spazi.
Più che un ufficio il suo infatti potrebbe essere definito un mini appartamento, con un salotto accreditato a studio, due stanze da letto con un bagno comunicante, una per sé ed una per il suo assistenta Yuu Shoroyama (anche se Mana ha l’abitudine di chiamarlo Aoi), una piccola cucina e addirittura un cortile privato.

Accedendo a quel che per comodità chiameremo ufficio, ci si ritrova in quella che può essere definita la stanza principale.
L’ingresso è preceduto dal genkan (la pre-entrata tipica delle case giapponesi) dove regola vorrebbero debbano essere tolte e riposte nell’apposita scarpiera le scarpe per poter calpestare senza il rischio di rovinarlo il perfetto, lucido e scuro parquet che costituisce il pavimento.
La stanza è piuttosto ampia e si presenta in modo molto ordinato e con una predominanza di colori scuri quali nero e mogano. Mentre il centro della stanza sembrerebbe addebito a piccolo salottino, dai divani e le poltrone rivestite in pelle nera morbida, sulla destra troviamo una professionale scrivania in mogano nero lucido, la postazione generalmente occupata dall’assistente Aoi, ordinatissima e totalmente priva di qualsiasi oggetto superfluo al lavoro da insegnante.
Alla parete opposta alla porta d’ingresso troviamo invece un’ampia libreria colma prevalentemente di romanzi gotici, cavallereschi, di samurai ed appartenenti alla tradizione tipica giapponese, nonché manuali di samurai, arti marziali e di combattimento e libri di poesie. Ma la parte più affascinante dell’intera stanza si trova sulla sinistra dove, per quasi metà delle due pareti collegate, sono state esposte, un una teca di vetro o direttamente al muro, antiche ed imponenti armature da samurai, katane e varie armi bianche tipiche della tradizione marziale giapponese.
Sotto l’esposizione, nell’angolo, sono invece stati relegati alcuni strumenti musicali, quali un pianoforte a coda, un violoncello ed un violino muniti di appositi leggii.
Il resto della parete destra è costituita poi da un muro di carta di riso, con ampia porta scorrevole che da sul piccolo e stretto cortile al chiuso, circondato da aiuole e vegetazione ma dove è stato lasciato un consistente spiazzo centrale per l’attività fisica che Aoi è solito svolgere, dal soffitto munito dello stesso meccanismo di quello della Sala Grande, capace di riprodurre il cielo come è all’esterno nonostante i numerosi altri piani che li separano.

Tornando sulla sinistra della stanza, nell’angolo più prossimo all’ingresso vi è l’accesso alla cucina, collegata non tramite una porta quanto invece un’appena accennata tendina rossa con il simbolo dello ying e yang raffigurato sopra, molto simile a quelle che separano i locali di ristoranti e negozi cinesi dalle cucine o i retrobottega.
La cucina è piccola e tradizionale, col pavimento in tatami ed il tavolino basso, dove i grembiulini rosa di Mana fanno bella mostra di sè accanto il forno. Manabu e Yuu hanno l’abitudine di mangiare qui per conto loro, per cui è alquanto difficile trovare l’uno o l’altro in Sala Grande per i pasti.

Ai due lati accanto alla libreria infine, vi sono le due porte che conducono rispettivamente alle camere da letto dell’insegnante, sulla destra, e del suo assistente, sulla sinistra.
Le due stanze sono molto simili tra loro, quasi a specchio per quel che riguarda l’arredamento di base e la disposizione dei mobili (formato da un letto a baldacchino, una scrivania con specchio, ed ambio armadio in mogano), non fosse per la sola differenza che nella camera di Mana primeggiano il nero e il viola mentre in quella di Aoi il nero e il rosso.
In camera dell’insegnante si possono trovare varie tracce delle sue passioni e passatempi: un’arpa nell’angolo, chitarre acustiche ed elettriche esposte lungo una parete, il koto sotto il letto e lo shamisen riposto al suo fianco, alcuni libri, una locandina che lo rappresenta durante il suo primo film da protagonista, trofei di danza ed attestati di musica sistemati in modo ordinatamente studiato, un’intera parete d’esposizione di bambole di porcellana e gotiche e, per finire, la fotografia di Aoi incorniciata sul comodino e peluche sparsi un po’ su ogni ripiano.
Per quanto riguarda la camera di Shiroyama invece, risulta molto più semplice ed anonima, non che anche lui non abbia trofei ed attestati da mostrare, ma preferisce tenerli raccolti in una scatola nascosta nell’armadio. Le uniche cose che riflettano la sua personalità sono una piccola esposizione di katane ad una parete e le sue tre chitarre (una acustica e due elettriche) nell’angolo.
Le due stanze sono tra loro collegate sia tramite il bagno comunicante che da una porta diretta.

Va notato che Manabu Satou svolge il proprio lavoro da insegnante, preparando e correggendo compiti e lezioni, chiuso nella sua camera personale, è quindi molto difficile per gli studenti trovarlo nella stanza principale dell'ufficio e quindi comunicare direttamente con lui. Per ogni evenienza gli alunni della scuola potranno però rivolgersi ad Aoi, verso cui è relegato il ruolo di segretario.
 
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