Ufficio di Bilbo Dunlop, Insegnante di Astronomia

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view post Posted on 13/9/2009, 19:05
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† Serpeverde †
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La Corte dei Miracoli

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L’ufficio di Bilbo Dunlop può essere descritto come una torre d’osservazione astronomica incastrata in un ufficio. La stanza ha una forma circolare ed superficie relativamente piccola, a differenza dell’altezza che supera i sei metri.
La scrivania e la sedia del professore sono di dimensioni ridotte, come del resto sono piccoli tutti gli altri oggetti della stanza. I tavoli ed i vari mobili sono tutti molto bassi, non solo per via dell’altezza del professor Dunlop, ma anche perché devono lasciare spazio ad una scala a chiocciola che corre per tutta la parete circolare della stanza, fino a scomparire in un semipiano in legno.
L’intera stanza è di colore blu notte, e su ogni angolo sono state dipinte varie costellazioni, corredate da nome e coordinate astrali, quasi le pareti fossero una grande mappa astronomica.
Nel piano soppalcato si trova invece un grande telescopio, le dimensioni di quest’oggetto possono essere considerate grandi già da un umano normale, ciò fa intendere che per l’insegnante di Astronomia abbia un aspetto immenso. Il telescopio sbuca dal soffitto della stanza tramite una fessura, e Dunlop lo può manovrare molto semplicemente tramite delle leve, comodamente seduto su una piccola seggiola. Un incantesimo è stato, ovviamente, prontamente apportato al soffitto per impedire che la pioggia possa entrare da questa fessura.
In questo piano rialzato Dunlop custodisce tutte le sue ricerche, nonché le varie lenti e gli attrezzi per la manutenzione del telescopio riposti in un piccolo armadio a scaffali. Al piano inferiore, a parte la scrivania, due piccole sedie per gli studenti davanti ad essa - anche se solo i più minuti riescono a starci comodamente con le ginocchia rannicchiate al petto, ed una piccola libreria con pergamene e libri poggiati sopra un po’ alla rinfusa, non pare invece esservi altro.

Una piccola porta, grande la metà di una normale (ovvero la metà di quella d’ingresso), posta alla sinistra della piccola scrivania, conduce invece alla camera da letto dell’insegnante. Piuttosto piccola e dal tetto basso, in effetti rassomigliante in modo sorprendente ad un rustico monolocale per le bambole, con solo il minimo indispensabile per vivere: un letto dal materasso estremamente soffice e le coperte pezzate multicolore, un baule per gli abiti riposto in un angolo, un angolo cucina con tavolino e due sedie annesse e, per finire una vecchia ed intagliata sedia a dondolo.
Naturalmente, possedendo una cucina personale, seppur priva di un frigorifero, il professor Dunlop potrebbe tranquillamente evitare i pasti in Sala Grande e mangiare nel proprio ufficio o nella propria stanza. In realtà questa opzione è riservata solamente per quando è talmente preso dalle proprie ricerche o dall’osservazione del cielo da non volerle interrompere. Quando non ha lavori in sospeso, invece, gradisce molto mangiare in Sala Grande in compagnia di colleghi e studenti.
 
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